2019: il M° Hiroshi Shirai nel dojo Yoshitaka

Abbiategrasso
16 novembre 2019

È un grande onore ospitare ogni anno il grande Maestro Hiroshi Shirai, quest'anno per la decima volta consecutiva da quando - nel giugno 2010 - era intervenuto per uno Stage di inaugurazione del nuovo dojo di viale Mazzini.

Come di consueto lo Stage era riservato a importanti Maestri, nonché ad alcuni praticanti di alto livello già esperti nell'arte del Goshindo. Ammessi, in tutto, non più di 60 praticanti, con provenienza molto varia da Sicilia e Puglia alle regioni del Centro e del Nord ma alcuni anche da Svizzera e Germania. Uno Stage importante, ma anche un evento che passa inosservato perché, come sempre, viene tenuto senza clamori mediatici e rigorosamente precluso alla vista dei non praticanti.

Letteralmente "Via di Autodifesa", il "Goshin-do" non è altro che lo sviluppo del Karate Tradizionale verso la ricerca dell'antico Karate segretamente praticato in Okinawa ben prima della rapida diffusione a livello mondiale, avvenuta nel XX Secolo, che ha necessariamente indotto alcune semplificazioni verso una forma meno esasperata e combattiva, fino a scivolare a volte in derive "moderne" che accantonandone i contenuti etici e morali risultano poi incapaci di trasmettere una reale possibilità di autodifesa.

L'opera del Maestro Shirai è andata invece alla ricerca del modo più efficace e realistico di praticare il Karate, anche se con modalità decisamente più dure e faticose, così come lui stesso lo aveva praticato in Okinawa sotto la guida di più antichi Maestri.

Con il Maestro Shirai, ogni lezione è un'immersione sempre più in profondità, che porta a riscoprire l'essenza del Karate antico. Se nel Karate Shotokan i praticanti partono dallo studio dei Kata e grazie ai propri Maestri ricostruiscono a ritroso, nel tempo, l'esperienza di combattimento che gettò le basi per sviluppare le specifiche forme dei Kata, col Goshindo avviene esattamente il contrario: proprio come avveniva ai tempi del Karate originario, infatti, è dallo studio della pratica del combattimento che si trae l'esperienza per lo sviluppo delle forme che vengono poi codificate in nuovi, specifici Kata. Una innovazione che consente un salto a ritroso nel tempo ed essendo una pratica ancora in fase di continuo sviluppo, gli allievi del Maestro Shirai partecipano in tempo reale alla codifica dell'Arte marziale. Come in passato.

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